Il poeta è un fingitore.
Finge così completamente
che arriva a fingere che è dolore il dolore che davvero sente.
E quanti leggono ciò che scrive,
nel dolore letto sentono proprio
non i due che egli ha provato,
ma solo quello che essi non hanno.
E così sui binari in tondo
Gira, illudendo la ragione,
questo trenino a molla
che si chiama cuore.
“Non sono niente.
Non sarò mai niente.
Non posso volere d’essere niente.
A parte questo, ho in me
I sogni del mondo
Se qualcuno un giorno bussa alla tua porta,
dicendo che è un mio emissario,
non credergli, anche se sono io;
ché il mio orgoglio vanitoso non ammette
neanche che si bussi
alla porta irreale del cielo.
Ma se, ovviamente, senza che tu senta
bussare, vai ad aprire la porta
e trovi qualcuno come in attesa
di bussare, medita un poco. Quello è
il mio emissario e me e ciò che
di disperato il mio orgoglio ammette.
Apri a chi non bussa alla tua porta.
claudio spotti says
apro e ricevo tutti , ma solo a chi scuote la mia anima do la chiave dei miei pensieri.nn1nn1nn1